e-mail al direttore

                                                                                       USO IMPROPRIO DELLA DICITURA TAXI 
                                                                                                          (del 14.09.99) 

Alcune ulteriori considerazioni sul "MOTOTAXI", portano a pensare che l'uso della dicitura TAXI, oltre che impropria, può in qualche modo carpire la buona fede dell'utenza. Ormai, è entrato nel pensare comune che la dicitura TAXI è utilizzata per quel servizio di trasporto persone effettuato nel pieno della sicurezza, sotto il controllo della Pubblica Amministrazione. Infatti, il servizio taxi è permesso a seguito d'atti della Pubblica Amministrazione (licenze), le sue tariffe sono controllate dal Comune e devono essere equilibrate a tutela del tassista e dell'utenza. Le vetture sono omologate per il servizio pubblico dalla Motorizzazione e inoltre ogni anno devono essere revisionate dagli organi preposti. Gli autisti devono possedere la patente prefettizia, il Certificato d'Abilitazione Professionale e dopo un esame non semplice essere iscritti nell'albo professionale del settore. Essi sono controllati, nello svolgimento del loro servizio, oltre che dalla polizia, dai carabinieri e dalla finanza anche da una speciale squadra dei vigili urbani creata per la tutela dell'utenza e del regolare svolgimento del servizio. I titolari di licenza taxi, sono in regola con tutte iscrizioni agli enti previdenziali e corrispondono le tasse previste dalla legge. La fiducia istintiva che la pubblica opinione ha nei confronti del TAXI e ben motivata. Non ha caso, spesso è affidato all'autista del taxi, il trasporto di minori. Lo stesso codice della strada si preoccupa di definire esattamente il tipo d'apparato per la scritta TAXI che è sopra le autovetture pubbliche, in modo che non si possa confondere con null'altro. L'utilizzo improprio della dicitura taxi, effettuato da società che nulla hanno a che vedere con l'originale trasporto persone mezzo taxi, può ingannare la pubblica opinione che nella scritta TAXI vede certezza, controllo, tariffe equilibrate, professionalità. Inoltre esso può ingenerare da parte dell'utenza attese che non possono essere assolutamente soddisfatte dal quel tipo di servizio strutturato in quel modo. Il cittadino, quando utilizza un taxi sa esattamente quello che trova e quello che vuole. Esso vuole un trasporto celere, professionale con tariffe giuste nella piena sicurezza. Gli utenti che eventualmente utilizzeranno le MOTOTAXI per essere trasportati ad un determinato indirizzo, non sanno che devono divenire soci della società che gestisce il trasporto. Per tutto quanto sopra, ci sembra che a tutela degli utenti e di chi opera sotto mille controlli, non possa essere permesso l'utilizzo della dicitura TAXI per un trasporto di persone non previsto dalle leggi né dalla Motorizzazione civile.